Sbiancamento dentale
Lo sbiancamento dentale è un trattamento di odontoiatria estetica utile a eliminare le discromie dei denti, che con il tempo tendono a ingiallirsi e a presentare macchie e difetti del colore.
Le nuove tecniche attraverso il laser e i materiali utilizzati che si attivano attraverso lo stesso fascio di luce, permettono di ottenere uno sbiancamento dentale estremamente soddisfacente, con un risultato estetico che restituisce candore e una nuova luce ai denti.
 
 Lo sbiancamento dentale professionale non è di tipo invasivo, in quanto  avviene in modo indolore e con tutte le precauzioni del caso, per non creare  disagi ai tessuti molli circostanti. 
            Per i pazienti che hanno già in atto una parodontite con sacche parodontali,  per cui avviene una ritrazione dell'osso e anche del tessuto gengivale, potrebbe  esserci qualche fastidio non durevole.
            L'uso della cosiddetta "diga", cioè una mascherina in silicone che  protegge il cavo orale, permette all'odontoiatra di garantire il paziente da  potenziali contaminazioni. 
            L'unico inconveniente che perdura per qualche giorno è la sensibilizzazione dei  denti e dei bordi gengivali, che tuttavia scompare spontaneamente.
Prima di eseguire questo trattamento estetico sbiancante sui denti è necessaria  una visita preliminare per accertarsi che il cavo orale sia in salute.
            È sempre opportuna l'igiene dentale professionale, per eliminare eventuali  accumuli di placca e tartaro. La loro presenza, infatti, indica che si sono  formate colonie batteriche che possono intaccare i denti, fino a creare la  carie e altri problemi che dalla stessa derivano.
            Avere il cavo orale igienizzato e senza ostacoli allo sbiancamento è la base  indispensabile perché il risultato sia uniforme. 
Lo sbiancamento dentale si realizza con l'azione combinata del gel sbiancante Opalescence® attivato dal laser, che penetra in profondità lo strato di dentina, fino a frantumare i pigmenti cromatici. Questo effetto si ottiene grazie all'azione del perossido di idrogeno che sbianca le molecole causa del colore giallastro o più scuro.
Bisogna ricordare che ognuno ha un bianco dei denti estremamente personale,  per cui lo stesso trattamento estetico sbiancante porterà a migliorare il  colore che è connaturato al paziente.
            Non c'è alcun pericolo che i denti vengano in qualsiasi modo danneggiati o che  perdano le sostanze minerali, in quanto il pH del gel è neutro.
            Sono diversi gli studi medico-scientifici che hanno dimostrato come non si  instaura alcun processo aggressivo sui denti, sulla dentina e neppure sulle  eventuali otturazioni e i materiali con cui sono state realizzate.
Al contrario, il Nitrato di Potassio e il Fluoro che sono contenuti nel gel  Opalescence hanno anche il pregio di rinforzare lo stesso smalto, così da  ridurre anche la possibilità di comparsa della carie.
            L'azione che svolge il gel sbiancante consiste esclusivamente nel ridurre  l'ossidazione della dentina e favorire la salute del cavo orale.

Lo sbiancamento dentale professionale e anche quello realizzato usando i  prodotti in vendita nelle farmacie sono efficaci soltanto sui denti naturali.
            Dove ci sono ricostruzioni o i denti che hanno subito un restauro con le  corone, le sostanze sbiancamenti non agiscono. 
Il rischio che si corre è quello di schiarire la tonalità degli elementi  dentari circostanti e di vedere gli altri rimanere comunque di una cromia più  scura. Si otterrebbe, dunque, un effetto antiestetico notando la differenza di  colore, in quanto nessuna sostanza sbiancante è in grado di agire sulla  ceramica o sull'amalgama delle otturazioni.
            Al quesito riguardante se sia meglio un prodotto sbiancante acquistato in  farmacia oppure una seduta professionale dal dentista, la risposta è che molto  dipende da quanto è concentrato il prodotto che deve portare a schiarire la  tonalità dei denti.
Una seduta di sbiancamento dentale professionale permette l'uso di un gel che  ha una concentrazione variabile da un minino del 10% fino al un massimo del  38%, in base alle esigenze del singolo paziente.
            È comprensibile che il risultato a cui si può aspirare è il migliore possibile.
I prodotti farmaceutici hanno comunque un'efficacia minore e si applicano con  strisce imbevute della sostanza sbiancante o con pennelli, tentando di tenere i  tessuti molli a debita distanza per non avere disagi conseguenti.
            Risulta evidentemente un'operazione di non facile realizzazione, sia per  evitare che il prodotto applicato si sposti e sia per ottenere il risultato  atteso.
Un'ulteriore variabile che incide sull'ottenimento del miglior sbiancamento  dentale è la durata del trattamento sbiancante, cioè per quanto tempo, a parità  di concentrazione della sostanza sbiancante, si agisce sulla superficie  dentale.
            I prodotti che si trovano in farmacia per lo sbiancamento dentale sono indicati  per trattamento superficiale. Non sono, però, adatti su discromie più serie  presenti da diverso tempo e su denti che appartengono a pazienti avanti con gli  anni.
Le cause che provocano un ingiallimento dei denti, discromie e macchie sulla  superficie sono diverse.
            Una di queste è l'età, in quanto più si è anziani maggiore sarà il problema che  richiede il trattamento estetico dentale.
Lo stile alimentare è fra le prime cause a incidere in modo pesante su un processo degenerativo cromatico.
Molti cibi macchiano i denti e tra questi ci sono il caffè, il cioccolato, le verdure a foglia verde scura, il tè, il vino rosso, la liquirizia, le bibite gassate. Questi cibi e bevande con il tempo creano quella patina che si evidenzia sulla superficie e penetrano la dentina, come accade anche nel caso del fumo di sigaretta.
L'ingiallimento dei denti o le macchie sono provocate anche dall'assunzione di alcuni antibiotici che contengono tetracicline, in particolare durante l'infanzia quando i denti decidui lasciando il posto a quelli definitivi, ma anche dall'uso frequente di collutori con clorexidina.
Il cambiamento cromatico dei denti che può essere di varie gradazioni, fino ad  arrivare al marrone e al nero, è dovuto anche a danni dello smalto di origine  congenita e a un'esposizione eccessiva al fluoro (fluorosi).
            Dalle cause non sono escluse anche cure endodontiche scorrette o una  degenerazione dei denti devitalizzati.
Tutte queste cause si accentuano, provocando ulteriori danni, se l'igiene dentale è scorretta e discontinua, ma anche per le mancate visite periodiche dal proprio dentista di fiducia, che interverrebbe prontamente con i trattamenti odontoiatrici più indicati.

La durata dello sbiancamento dentale professionale dipende molto dalle  abitudini alimentari e dallo stile di vita, come specificato nelle cause che  portano all'ingiallimento dei denti. 
            In genere può estendersi da uno a 5 anni e si può ripetere senza  controindicazioni.
Il candore dei denti di chi è nel mondo dello spettacolo è dovuto al loro bravo  odontoiatra, quando si tratta di quelli naturali.
            In altri casi sono state applicate le faccette dentali, sottili lamine che  ricoprono la superficie del dente eliminando qualsiasi difetto e ripristinando  non solo il candore, ma anche una forma e una traslucidità perfette.
            Per aumentare la durata dello sbiancamento è bene evitare le cause che  determinano la discromia, in particolare nella prima settimana dopo il  trattamento.
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